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L'area archeologica del sepolcro degli Scipioni si trova lungo il tratto urbano della via Appia Antica: la scelta di collocare l'edificio funerario in questa zone della via Appia, alla base di una collinetta che risaliva verso il tracciato della via Latina, non fu certamente casuale e indicò un preciso orientamento politico. La via Appia era stata infatti inaugurata nel 312 a.C. con lo scopo di agevolare e di sostenere l'espansione del dominio di Roma nell'Italia meridionale.
Gli Scipioni erano una delle più celebri famiglie patrizie della Roma repubblicana e il sepolcro era un vero e proprio monumento: esso aveva una grandiosa facciata decorata con mezze colonne. Una serie di iscrizioni, testimonia la storia del sepolcro e degli Scipioni, che rivestirono le più alte cariche politiche e militari e contarono personaggi illustri come Scipione Africano Maggiore, vincitore su Annibale nella seconda guerra punica, e Scipione Emiliano, che trionfalmente distrusse Cartagine, durante la terza guerra punica.
Il monumento, scavato nel tufo della collina, ha una pianta quasi quadrata, con quattro grandi pilastri che lo dividono in sei gallerie: quattro che fiancheggiano i lati e due che si incrociano al centro. In fondo alla galleria era collocato il sarcofago del fondatore Scipione Barbato (qui si trova la copia, l'originale si trova nei Musei Vaticani), elegantemente decorato da modanature alla base e da un fregio dorico.
Intorno al 150 a.C., venne scavata una nuova galleria con un ingresso indipendente. In quest'epoca venne probabilmente ricostruita e ripensata la facciata, la cui parte superiore era un prospetto architettonico scandito da semicolonne, mentre il podio era decorato da affreschi figurati, di cui si conservano alcuni tratti.
Nell'area archeologica sono presenti strutture che vanno dagli inizi del III secolo a.C. (epoca di costruzione) fino all'età tardo antica e al Medioevo, come testimonia la presenza di una "calcara" (vano tondeggiante scavato nel tufo, destinato alla produzione della calce mediante cottura di marmi e travertini).
Nel III secolo d.C. alcune case si sovrapposero ai sepolcri ed alcune murature di rinforzo si ritrovano all'interno delle gallerie; nella stessa area sono stati ritrovati resti di catacombe e colombari.
I sepolcro è stato riaperto al pubblico alla fine del 2011, con un percorso di visita guidata.
INGRESSO ![]()
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TRASPORTI |
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![]() Per aprile, maggio e giugno le prenotazioni verranno aperte il 15 dicembre |
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Info VISITE GUIDATE |
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