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La Biblioteca Vallicelliana nasce per opera di Filippo Neri e della Congregazione dell'Oratorio da egli stesso fondata nel 1565. La storia di questa istituzione è strettamente legata a quella degli oratoriani, particolarmente dediti alla lettura e alla discussione dei testi religiosi.
Il primo nucleo di volumi è costituito dalla biblioteca personale di Filippo Neri, probabilmente in origine collocata nella sua stanza da letto. A questa raccolta vennero ad aggiungersi nel 1581 quella di Achille Stazio (1.700 volumi a stampa e 300 manoscritti), quindi diverse donazioni dal 1585 al 1605. Eredità e lasciti si susseguirono per tutto il XVII secolo (tra gli altri si citano la raccolta libraria del cardinale Cesare Baronio nel 1607, il fondo di Virgilio Spada nel 1662 e circa 237 manoscritti latini e greci di proprietà di Leone Allacci nel 1669).
La sede della biblioteca, risalente al 1637, fa parte del complesso monumentale dell'Oratorio dei Filippini ed è opera di Francesco Borromini. Con l'accrescersi del quantitativo di volumi, infatti, si decise di realizzare un edificio ad essa preposto.
La collezione è costituita da circa 130.000 volumi, manoscritti, incunaboli e a stampa, che riguardano in larga parte la storia della Chiesa e gli studi medievistici e paleografici, e in minor parte contengono testi sulla cultura e la storia di Roma e del Lazio.
INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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![]() Ingresso consentito solo a persone maggiori di 16 anni con documento |
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() Su prenotazione, si scolgono attività didattiche sul tema "la storia del libro". |
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![]() Gruppi minimo 10, massimo 25 persone |
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